Se la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Vigo è il cuore religioso dell’intera Pieve, la chiesa di San Rocco è una costruzione di origine campestre. La chiesa fu riedificata dopo il 1630 dalle frazioni di Lera e Fontana affinché San Rocco proteggesse l’intera comunità dalle frequenti pestilenze. All’interno i tre altari barocchi sono di marmi e maestri locali, quelli laterali sono attribuiti a Biagio Falceri. Durante i ripetuti e depauperanti passaggi degli eserciti tedesco e francese nel ‘700 e ‘800, la chiesa fu convertita a ospedale militare.
La frazione di Fontana è l’evoluzione medioevale e moderna di un castelliere preistorico. Sulla tradizionale direttrice che da S. Rocco porta al Palù, s’affacciano le residenze sontuose dei notabili di Brentonico come casa Callegari e la più conosciuta villa Battisti-Baisi. Dalla splendida fontana settecentesca eretta con i denari delle altre vicinie, si dipartono due strade: una conduce alla Costa, contrada corredata di edifici rurali impreziositi da dignitosissimi portali, la seconda strada mena alle “Fontanele” dove le ère, cioè le corti, si inoltrano nello spazio coperto dei porteghi. La cellula base della casa era in origine una costruzione a due piani; la sopraelevazione di un piano fu la conseguenza dell’accrescersi del nucleo famigliare. Nella casa colonica, appartenuta alla ricca famiglia Balista, risiedevano i mezzadri, che lavoravano i terreni altrui, dividendo a metà col proprietario i prodotti e gli utili della coltivazione.
Sulla piazza di Fontana si teneva la trebbiatura, una felice ricorrenza quando il raccolto era sano e abbondante. La piazza di Fontana è oggi dedicata al generale Dalla Chiesa, e ogni martedì si popola dei “bancheti del mercà”. L’attuale casa Malfatti accolse il municipio fino ai numerosi bombardamenti della prima guerra mondiale. Se un tempo Fontana, grazie alla presenza del municipio e di facoltose famiglie, fu il distretto politico direzionale dell’Altopiano oggi purtroppo è una frazione dimentica degli antichi fasti.