Da sempre Brentonico paese è la capitale direzionale della Magnifica Comunità. La sua chiesa arcipretale dedicata ai Santi Pietro e Paolo era sede di Pieve, era cioè la chiesa maggiore che coordinava l’attività pastorale delle cappelle sparse nei villaggi. L’antichità della pieve è testimoniata dalla cripta di San Giovanni Battista, un ambiente romanico assegnabile al dodicesimo secolo, suddiviso in cinque navate con colonne quadrate eccetto una di forma cilindrica. Durante il ‘300 maestri veronesi dipinsero la cappella a fresco; di quella attività artistica rimangono delle tracce importanti. Quella di San Giovanni è l’unica cripta del Trentino conservata nella sua interezza.
Pregevole come la cripta è l’indorato organo a trasmissione meccanica costruito nel ‘600 da Giovanni Bertè. La chiesa superiore a navata unica fu rimodellata negli ultimi decenni del ‘500 su pressione del vescovo di Verona Agostino Valerio.
Scrive lo storico del locale Don Silvino Pilati: l’altare maggiore è un ammasso maestoso e severo che a primo aspetto ha l’apparenza di un antico monumento.