Nella frazione di Vigo si insinua il centro culturale; fino ai primi anni settanta quell’edificio fu la sede della scuola popolare di Brentonico. Il centro culturale consta di due sale conferenze al primo piano e, al piano rialzato, di una biblioteca pubblica che con i suoi venticinquemila documenti rappresenta un preziosissimo deposito di conoscenze per la piccola comunità di Brentonico.
Gli edifici di Vigo, e in particolare quelli delle centrale via Roma, da sempre ospitano attività commerciali e di servizio. Ieri c’erano le “birrarie”, le trattorie, la ferramenta coloreria, il verduraio, la sartoria e la merceria. Oggi ci sono bar e pizzerie, la cassa Rurale, l’edicola, l’albergo, il geometra, l’avvocato e il commercialista. Come Fontana, Vigo vanta lussuose abitazioni e appartamenti ai benestanti locali, tra tutte spicca la borghese residenza della fu potente famiglia Balista, oggi casa Togni. Già nel ‘600 a Brentonico funzionava un monte di pietà. Tre secoli dopo, nel 1899, venne fondata la cassa Rurale Cattolica, un nuovo luogo di potere che scalfì l’autorità delle grandi famiglie e migliorò col prestito le condizioni di vita e lavoro dei contadini e degli artigiani. Prima dell’avvento della circonvallazione, costruita negli anni ’70 la Via Longa era l’unica strada che collegava Fontèchel a Vigo. La Via Longa finisce sulla piazza della Chiesa e dal sagrato si ammira il diamante dell’architettura laica dell’Altopiano: palazzo Eccheli-Baisi.