Nei secoli passati Castione era conosciuto soprattutto per i suoi marmi e un poco anche per la sua castagna, frutto base della povera cucina contadina. Nell’ottocento era intento il commercio di marroni tra Castione e l’Austria. L’abbandono dei campi per le gravi patologie delle piante portarono ad una drastica riduzione delle aree castanicole coltivate. Ma da un decennio si lavora per recuperare i vecchi castagneti e oggi grazie alla buona qualità del loro frutto i produttori di Castione sono associati al consorzio e tutela del castagno del Trentino.
La positura geografica, i marmi, la Pieve, la castagna tutto concorre a fare di Castione una nicchia nella nicchia, una particolarità culturale all’interno della specialità brentegana.