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I centri abitati - Cazzano
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Cazzano è il tipico centro del territorio brentonicano: un aggregato di poche case intorno alla chiesetta, circondate da campi terrazzati, occupati in parte da foraggere in parte da vigneti, in bell’ordine. Il villaggio è adagiato su d’un breve pianoro limitato dalle incisioni del torrente Sorna a sud e dal Rio di Cazzano a nord. Dall’aggregato compatto emerge il campanile della chiesa curaziale della Natività della Beata Vergine Maria posta ai margini del nucleo di antica origine.
Nuovi edifici sono sorti in anni recenti accanto alle case del passato e, come ovunque, sono aumentati i servizi, mentre nel contempo sono stati ammodernati i collegamenti stradali che consentono la pratica del pendolarismo verso i centri industriali della Val Lagarina.
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Il paese di Cazzano è situato su d'un breve pianoro a 563 metri di quota ed è un piccolo aggregato raccolto attorno alla Piazèta e allungato lungo la Via dei Siòri, oggi Via Umberto I. Era così chiamata perchè su questa via si affacciavano le residenze dei benestanti del paese, di coloro cioè che possedevano molti campi, un tempo indice di ricchezza. L’accesso alla corte era ottenuto con un androne, e nelle case il portico non è in muratura ma costruito da una semplice sovrastruttura lignea. Il profondo “balaòr” accoglie le ripide scale in legno. Il paese è sulla riva sinistra della Sorna e grazie all'ottima esposizione solare le colture di viti e frutteti si differenziano dalle altre zone di Brentonico. Urbanisticamente Cazzano ricalca l'originale impianto. L'edilizia è quella tradizionale, tipica dei luoghi di montagna. Vi si conservano alcuni edifici nobiliari contrassegnati da vistosi portali, alcuni dei quali recentemente restaurati.
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Il profondo solco del torrente Sorna crea una divisione abbastanza marcata tra i villaggi disposti sui terrazzi; a differenziarli è l’esposizione solare: molto intensa in sponda sinistra e poco soleggiata in sponda destra, come Cornè, Saccone, Prada e lo stesso paese delle Sorne. Questi centri furono tra gli ultimi a sostituire le coperture di paglia con i coppi. Questo è un evidente segno di un passato di minor benessere, di una austera economia agro-pastorale e di un isolamento culturale connessi ad un ambiente austero. I frequenti androni di collegamento tra gli edifici sono l’indice di una situazione climatica più rigida. Breve è infatti, nei mesi invernali, la presenza del sole, specie a Saccone e Cornè dove in dicembre fa una breve apparizione solo dopo mezzogiorno.
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La chiesa fu costruita nel 1612 sembra attorno a una edicola preesistente nella cui nicchia era dipinta la Madonna delle Grazie ai cui piedi nel 1684 fu collocato un altare di "pietre macchiate".
Lusinghieri e ripetuti appaiono gli elogi che i visitatori vescovili veronesi espressero per la cappella di S.Maria di Cazzano. Nel 1718 la definirono “di elegante struttura”. Nel 1737 furono colpiti dal “bellissimo” altar maggiore di marmo, come pure dagli eleganti altari laterali marmorei di S.Francesco Saverio.
A quanto risulta, l'immagine della Madonna era tenuta in grande venerazione dalla gente del luogo e da quella dei paesi vicini. La sua nicchia fù adornata di marmi e protetta da un " cristallo ". Nonostante gli interventi e i restauri, la chiesa ha mantenuto la lineare semplicità architettonica settecentesca.
L'interno è ad aula, con volta a botte, tre campate e mezze colonne ai lati. Il pavimento è formato a quadri di calcare rosso e bianco con intarsi policromi; l'acquasantiera di marmo rosso è del settecento. In elaborate cornici sulla volta sono dipinti i Santi Giovanni, Paolo e Pietro. Nella volta del presbiterio è affrescata l'Annunciazione.
L’Altar maggiore, ritenuto di scuola dei Benedetti di Castione, è di marmi policromi. Nella nicchia, sormontata da due Angeli, è custodita una pala della Natività. Anche i due altari laterali sono di marmo castionese. Sulla parete presso l’altare della Madonna, in una nicchia incorniciata in legno, è esposta una piccola statua in cera di “Maria Bambina” in culla dorata e veste candida.
ll trittico dipinto ottocentesco del muro della cantoria raffigura nel quadro centrale la Madonna con Bambino e i Santi Pietro e Paolo ai lati, l'Angelo annunciatore a sinistra e la Madonna a destra. Anche i due altari laterali di S.Giuseppe a sinistra e quello della Madonna a destra sono di marmo castionese.
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