La storia - Il Baldo
Lunga 36 km e larga mediamente 11, la catena del Monte Baldo è uno dei rilievi più conosciuti e frequentati nella storia delle Prealpi centro orientali. Grazie alla sua posizione strategica, a scavalco tra la parte meridionale del Trentino e la parte nord occidentale della provincia di Verona, tra la fossa tettonica del lago di Garda a ovest e l’ultimo tratto della Valle dell’Adige a est, fu nei tempi antichi una via privilegiata di penetrazione umana dalla Val Padana alle regioni alpine, come dimostrano i numerosi resti di insediamenti primitivi di cacciatori-raccoglitori. A nord la sella di Loppio separa la catena Baldense dal massiccio dello Stivo, mentre a sud il Baldo si esaurisce nella piana veneta. In rapporto all’età della Terra la catena del Baldo è di origine recenta. La sua storia evolutiva si può ricondurre a tre ere principali:
nella fase di sedimentazione 200 milioni di anni fa detriti organici e minerali si depositarono sui fondali marini; nella successiva fase di sollevamento, tra i 35 e i 5 milioni di anni fa, i sedimenti della zona Baldense emersero dal mare, e si deformarono sotto la spinta della zolla africana su quella euro-asiatica; ultima è la fase di modellamento ed assestamento, in cui sopratutto l’erosione sta ancora producendo una modificazione lenta e continua del Monte Baldo. Data la natura calcarea, sul Monte Baldo sono frequenti i fenomeni carsici attivati con intensità nelle fasi postglaciali 10 mila anni fa. Esempi suggestivi di carsismo sono i campi carreggiati visibili in diversi siti della catena Baldense.