Sempre l’uomo si adegua alle geografie locali; così il versante destro della Sorna, ombroso a causa della sua esposizione solare, accanto alla diffusione dell’agricoltura, beneficiò dell’affermazione della pastorizia e delle attività legate allo sfruttamento del bosco. Con le ascie i boscaioli tagliavano gli alberi, con le scuri e le accette scorzavano e squadravano i fusti, infine con la sega riducevano i tronchi in assame. Grandi quantità di legname, prima, durante e dopo la dominazione Veneziana del 15° secolo, erano spedite all’Arsenale per costruire navi. Ma tanti alberi spezzati in “stèle” venivano e vengono utilizzati come combustibile domestico nei lunghi inverni. Qualche taglialegna dimostra tutto il suo coraggio imprenditoriale quando si specializza nella produzione di carbone. Qualche contadino invece impianta sulla propria terra una fornace destinata a produrre calcina.